Cni - Cern, al via il primo bando dell'Intesa

L'accordo tra le due prestigiose realtà vedrà protagonisti 50 ingegneri

Il termine di presentazione per la partecipazione al progetto che fa seguito all'accordo tra le due prestigiose realtà e che vedrà protagonisti nel complesso 50 ingegneri, scadrà il prossimo 5 novembre

Prende corpo il protocollo di reciproca collaborazione siglato lo scorso giugno a Ginevra tra Consiglio Nazionale Ingegneri e Cern: l'intesa, che prevede la partecipazione di 50 ingegneri italiani a corsi di formazioni scientifica presso il prestigioso Centro di Ricerca in fisica delle alte energie, sta assumendo così le sue forme più concrete in quanto il Cni, cui spetta il compito di selezionare i professionisti per il progetto, ha appena emanato un bando per procedere alla scelta dei primi tre partecipanti. Il termine delle presentazione della domanda è il 5 novembre alle ore 12.
L'obiettivo dell'accordo resta quello di innalzare ulteriormente il livello della formazione della categoria in materia di information technology, elettricità, elettromagnetismo, meccanica, ingegneria civile, criogenia. Un ulteriore conferma, questa, della capacità degli ingegneri italiani di stringere sinergie con le più autorevoli realtà scientifiche internazionali, contribuendo così a svolgere quel ruolo di ambasciatore dell'innovazione italiana che rappresenta uno dei potenziali cardini dello sviluppo del Paese.
Di certo, spiegano i vertici del Cni, l'intesa non è un punto di arrivo per la propria attività, "al contrario, essa rappresenta l'incentivo a costruire una rete di collaborazioni sempre più stretta e fertile contando sulla trasversalità e multidisciplinarità della nostra professione, orientata ad far crescere i molteplici campi in cui ha la possibilità di applicarsi".
La collaborazione tra Cni e Cern nasce non a caso attraverso il format Scintille, piattaforma dedicata alla valorizzazione dell’innovazione nell’ecosistema dell’ingegneria italiana e capace di offrire opportunità crescenti per i giovani professionisti, ma non solo, nel mondo della ricerca così come nel mercato del lavoro.

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Comunicato stampa