Bandi di progettazione: ancora lontana la piena applicazione del DM 143/2013

L'analisi del Centro Studi rivela come soltanto il 56% dei bandi fa riferimento al DM

L’analisi periodica effettuata dal Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri – relativa al mese di dicembre – rivela come appena il 56,4% dei bandi faccia regolare riferimento al DM 143/2013. Documentati anche casi limite che, oltre alle normali violazioni del decreto, si configurano come illegittimi. Come quello del Comune di Ponte Dell’Olio che prevede che la remunerazione del professionista progettista avvenga attraverso una sponsorizzazione. Zambrano: “La situazione migliora ma il numero di violazioni è ancora troppo alto. In alcuni casi, poi, l’illegittimità dei bandi è palese” A distanza di oltre un anno dalla sua entrata in vigore, il DM 143/2013, cosiddetto “decreto corrispettivi”, appare ancora lontano dalla piena attuazione. Com’è noto, a partire dal 21 dicembre 2013, tutti i bandi di gara per i servizi di ingegneria devono fare riferimento ad esso per fissare l’importo da porre a base d’asta. Secondo il monitoraggio periodico effettuato dal Centro Studi del CNI, nel mese di dicembre 2014 solo 115 bandi su 204 fanno chiaro riferimento al DM 143/2013. Il dato appare in miglioramento rispetto ai mesi precedenti ma col 56,4% di bandi regolari siamo ancora lontani da una situazione accettabile. Al di là delle violazioni ordinarie del “decreto corrispettivi”, il Centro Studi ha anche documentato alcuni casi limite di bandi che si configurano come del tutto illegittimi. Come quello del Comune di Ponte Dell’Olio relativo all’affidamento dell’incarico per la redazione di un progetto definitivo ed esecutivo per i lavori di riqualificazione energetica e funzionale, nonché di miglioramento sismico, della Scuola Secondaria di Primo Grado “A. Vaccari”, con sistema di aggiudicazione in favore dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Il bando ha individuato il corrispettivo per le prestazioni di ingegneria nell’apposizione di un cartello pubblicitario nell’area di cantiere, ricorrendo ad una atipica procedura di sponsorizzazione. L’unico elemento economico dell’affidamento, infatti, è il ribasso sul rimborso delle spese di progettazione, fissato forfettariamente in € 6.000, mentre il corrispettivo dell’attività di progettazione è remunerato attraverso la concessione della possibilità al professionista risultato vincitore di apporre un cartellone pubblicitario nell’area di cantiere. “Sebbene la situazione stia migliorando – ha dichiarato Armando Zambrano, Presidente del CNI - è ancora alto il numero di stazioni appaltanti che non applicano il DM.143/2013. Ed anche quando ciò accade, non sempre viene applicato correttamente. Al di là di questo problema, esistono anche casi in cui l’illegittimità dei bandi è palese. Come quello del Comune di Ponte Dell’Olio documentato dal nostro Centro Studi”. Gli esperti del Centro Studi del CNI fanno rilevare che questo bando di progettazione non solo non determina il corrispettivo da porre a base d’asta attraverso il DM 143/2013 ma prevede il pagamento della prestazione svolta dal professionista attraverso una forma di pubblicità che lo obbliga ad essere sponsor di se stesso. A questo proposito, il CNI ha inviato apposita segnalazione all’Anac.

Roma 26 gennaio 2015

Allegati

Comunicato stampa