Processo Civile Telematico: dal CNI una guida per CTU e CTP

Il processo civile giudiziario diventa telematico

Una circolare del CNI spiega tutte le novità introdotte dalla normativa e tutte le procedure riguardanti l'indirizzo di Posta Elettronica Certificata, la Firma Digitale, la registrazione della PEC al ReGlndE, l'accesso ai registri di cancelleria, la gestione dei fascicoli e la trasmissione di atti e documenti. L'Italia è sempre più web 2.0, anche in Tribunale. Il processo civile giudiziario diventa, infatti, telematico. Dalla gestione del fascicolo al giudizio in aula, ora tutto passa attraverso la rete internet. E non sono poche le novità introdotte dalla nuova normativa. Dalla posta elettronica certificata alla firma digitale, dalla registrazione della PEC al ReGIndE, (Registro Generale degli Indirizzi Elettronici, gestito dal Ministero della Giustizia per l'invio delle comunicazioni in formato digitale), all'accesso ai servizi di cancelleria, dalla gestione dei fascicoli alla trasmissione di atti e documenti. Una serie di procedure, dunque, da adempiere che sono state approfondite, nei giorni scorsi, nel corso di un seminario informativo, promosso dal Gruppo di Lavoro “Ingegneria forense” del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI), coordinato dal consigliere Andrea Gianasso. Un'iniziativa che è stata anche l'occasione per presentare la “Guida al Processo Civile Telematico” predisposto dal CNI, uno strumento penato come supporto per tutti i Consulenti Tecnici di Ufficio (CTU) che devono adempiere alla registrazione della propria PEC al ReGIndE – come previsto ai sensi dell'art.9 del provvedimento del 18/07/2011 - e che sono chiamati, poi, ad operare nel P.C.T. (Processo Civile Telematico). Un sistema questo che il Ministero della Giustizia ha previsto al fine di informatizzare tutto il procedimento giudiziario civile. Strumenti telematici ed informatici accanto a nuove modalità di lavoro sono, quindi, alla base di questa “rivoluzione informatica” che, dallo scorso 30 giugno, impone l'obbligo d'uso di questo tipo di processo anche per i CTU. Da qui muove, dunque, l'impegno profuso dal CNI nel sensibilizzare ed informare tutti gli iscritti in merito agli adempimenti da attuare. Non solo, quindi, un seminario informativo, ma anche il relativo video a disposizione di quanti non hanno potuto parteciparvi, consultabile nel sito web del CNI www.tuttoingegnere.it, poi la circolazione informativa n.447/XVIII Sess./2014, infine il manuale tecnico con tutte le “istruzioni per l'uso”. Primo passo da compiere è l'iscrizione al ReGIndE per la quale occorre una casella di posta elettronica certificata (PEC), regolarmente censita nello stesso ReGIndE, gestito dal Ministero della Giustizia e contenente tutti i dati identificativi e gli indirizzi di posta elettronica certificata dei soggetti abilitati esterni. Per gli iscritti al CNI è possibile ricorrere alla convenzione dello Stesso CNI con il provider Aruba che contempla l'attivazione e l'uso gratuito proprio di una PEC. Secondo requisito essenziale essere dotati di una firma digitale, acquistabile presso vari fornitori anche mediante l'accordo stipulato dal CNI con ArubaSign. Ultimate queste operazioni, è possibile visionare gli atti di causa, ma non trasmettere le memorie, ovvero richieste di proroga. Basta, però, predisporre il relativo documento xml attraverso le varie società preposte o mediante l'accordo sottoscritto dal CNI con l'azienda Lextel per il punto di accesso al processo civile telematico. Tutto questo e molto altro ancora è contenuto nella Guida elaborata dal CNI che, in modo pratico ed immediato, illustra le linee operative da seguire a quanti hanno stipulato un contratto con la stessa Lextel per il portale di accesso “Quadra”. Ulteriori indicazioni utili circa l'accesso al portale di Visura relativo al Processo Civile Telematico sono contenute anche nella circolare del CNI n.447. Roma, 18 novembre 2014

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Comunicato stampa