Versamento irpef e studi di settore, c'è la proroga

Scade il 7 luglio, maggiorazione dello 0,4% nel caso venga posticipato al 20 agosto

Scade il prossimo 7 luglio il tempo per effettuare il versamento Irpef e quello delle relative addizionali (regionali e comunali) da parte dei professionisti soggetti agli studi di settore: lo ha confermato la Gazzetta Ufficiale del 16 giugno 2014 (serie generale n. 137) del DPCM, nella cui nota si legge che i versamenti realizzati entro tale data non subiranno maggiorazioni, previste invece se il pagamento sarà posticipato al 20 agosto.

E’ sufficiente che lo studio di settore sia stato approvato (e per questo trovi applicazione) affinché la proroga, rispetto alla scadenza iniziale del 16 giugno, sia operativa: irrilevante risulta l’eventuale sussistenza di cause di esclusione. Per gli ingegneri lo studio di settore approvato è contraddistinto dalla sigla WK02U. 

Per capire meglio la situazione illustriamo due diversi casi riguardanti la nostra categoria: se un giovane ingegnere ha iniziato l’attività nel corso del periodo di imposta 2013, lo studio di settore non sarà applicabile poiché i professionisti possono beneficiare di una specifica causa di esclusione nel primo anno di esercizio dell’attività. In questo caso non sarà necessario verificare preventivamente se l’ammontare dei compensi dichiarati sia o meno superiore rispetto alla soglia di congruità determinata dall’applicazione dello studio di settore applicabile alla categoria. Nonostante la causa di esclusione, per il solo fatto che lo studio di settore relativo alle attività di ingegneria sia stato approvato, il giovane professionista potrà in ogni caso fruire della proroga, la cui prima scadenza come ricordato, cade il 7 luglio prossimo. 

Seconda ipotesi: per i professionisti che non sono al primo anno di inizio dell’attività lo studio di settore sarà applicabile secondo i criteri ordinari, sempre che non sussistano altre cause in base alle quali il periodo di imposta non può essere considerato normale. E' il caso della “liquidazione”, quando tutte le operazioni sono finalizzate alla conclusione degli incarichi in corso (anche se la sussistenza di questa causa di esclusione deve essere verificata di volta in volta). In tale condizione la prima scadenza per effettuare l’eventuale versamento Irpef resta il 7 luglio prossimo. 

Nell’ipotesi in cui lo studio di settore sia applicabile secondo i criteri ordinari il professionista potrà verificare se l’ammontare dei compensi dichiarati sia congruo rispetto a quello determinabile con l’applicazione del software Ge.Ri.Co, cioè con l’applicazione dello studio di settore. In caso di mancata congruità - laddove i compensi effettivamente percepiti siano inferiori rispetto a quelli così determinati (con lo studio di settore) - non sussiste tuttavia un obbligo di adeguamento al risultato (ma il professionista potrebbe essere convocato dall’Agenzia delle entrate per verificare la sua posizione rispetto al risultato determinato dallo studio di settore). 

L’ammontare dei compensi congrui determinati con questo strumento tiene anche conto della grave crisi economica che ha colpito il Paese nel corso degli ultimi anni. La Commissione degli Esperti ha approvato (come ogni anno) il 3 aprile scorso i “correttivi” anti crisi applicabili in sede di presentazione del Modello Unico 2014 (periodo di imposta 2013) permettendo così l'adattamento dell’applicazione degli studi di settore alla mutata realtà economica del Paese. 

La Commissione ha sostanzialmente confermato i correttivi già applicabili negli anni passati. Il primo riesce a cogliere la riduzione dei margini di utile anche dovuti all’eliminazione delle tariffe. Il secondo correttivo determina una riduzione dei compensi teorici calcolata sulla base della diminuzione degli incarichi incassati nel corso dell’anno precedente.