Il futuro del servizio pubblico è nella sanità digitale

Giovedì 12 giugno a Roma il conegno "Sanità digitale. Il futuro del servizio pubblico"

organizzato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri e dagli Ordini di Cosenza e Roma. 

La sostenibilità della spesa sanitaria passa attraverso la sua razionalizzazione. Che non significa tagliare le prestazioni ma imporre un modello che consenta l’equilibrio tra costi e prestazioni, anche attraverso la semplificazione burocratica per i cittadini. Di questo si discuterà giovedì 12 maggio, presso l’Aula del Palazzo dei Gruppi parlamentari della Camera dei Deputati, in occasione del convegno “Sanità digitale. Il futuro del servizio pubblico”, organizzato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri, dagli Ordini degli Ingegneri di Cosenza e Roma. 

“Sono ancora molti i punti di criticità da risolvere e superare – dice Armando Zambrano, Presidente del CNI -. Questi mettono in evidenza ritardi ancora persistenti, dati dalla resistenza delle strutture sanitarie ad accettare nuove modalità organizzative e di governance che il Fascicolo Sanitario Elettronico promuove. Mi riferisco, ad esempio, al conflitto tra progetto nazionale e realtà regionali ancora troppo diversificate e disallineate tra loro per maturità tecnologica e modalità di erogazione del servizio. Poi c’è la difficoltà a rendere uniformi protocolli e comportamenti degli operatori sanitari. L’integrazione delle diverse agenzie che operano sul territorio, inoltre, non è per niente semplice. Infine, ci sono gli aspetti legati alla tutela della privacy e all'effettiva funzionalità e utilizzo dello stesso FSE nella pratica medica e assistenziale quotidiana. La strada, insomma, mi sembra ancora lunga. Siamo sicuri che la Pa abbia le competenze tecniche per risolvere tutti questi problemi?” . 

Le perplessità di Zambrano sembrano trovare conferma in una recente ricerca condotta dal Centro Studi CNI dalla quale è emerso che in numerosi uffici della Pubblica Amministrazione alcune funzioni di tipo tecnico sono svolte da personale privo di competenze adeguate. “Eppure – aggiunge Angelo Valsecchi, Consigliere CNI e Coordinatore del Gruppo Ingegneri Informazione - se si riuscisse a superare queste difficoltà, la razionalizzazione delle spese sanitarie sarebbe davvero realizzabile. Per questo il Fascicolo Sanitario Elettronico dovrà essere utilizzato da tutte le strutture sanitarie e coprire tutti i pazienti. Sarebbe un modo molto efficace per avere dati certi sulle loro necessità e passare, nell’acquisto di medicine, dalla logica promozionale a quella prestazionale. Questo si tradurrebbe in un miglioramento del livello di salute nazionale e della vita quotidiana dei cittadini. Prendiamo il caso di un paziente che, a causa di una patologia cronica, ha la necessità di acquistare regolarmente un determinato farmaco, col FSE non dovrebbe più andare tutte le volte dal medico per la ricetta: gli basterebbe andare in farmacia. Certo, per realizzare tutto ciò in modo uniforme a livello nazionale c’è ancora molto da lavorare” . 

Il convegno comincerà alle ore 15,30 con i saluti di Menotti Imbrogno (Presidente Ordine di Cosenza),Carla Cappiello (Presidente Ordine di Roma), Angelo Valsecchi (Consigliere CNI) e di Armando Zambrano (Presidente CNI). A seguire interverranno: On.Enza Bruno Bossio (Commissione Trasporti e componente intergruppo innovazione della Camera), Sen. Maria Rizzotti (Vice Presidente Commissione Sanità del Senato), On.G.Stefano Quintarelli (Presidente del Comitato di indirizzo dell’Agenzia per l’Italia digitale), Massimo Casciello (Direzione generale della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica del Ministero della Salute), Riccardo Fatarella (Direttore generale Dip.Tutela della Salute della Regione Calabria), Antonella Giulia Pizzaleo (Responsabile Agenda Digitale Regione Lazio), Maurizio Stumbo (Responsabile Governo della Spesa e Sistemi Informativi LAZIOcrea), Raffaele Mauro (Direttore Generale Azienda Sanitaria provinciale di Cosenza), Quirino Davoli (Direttore Sistemi Informativi ASL Roma E), Francesco Marinuzzi (Consigliere Ordine di Roma), Eugenio Santoro (IRCCS), Guido Grignaffini (EY), Dante Altomare (Exprivia) e Marco Pennaiola (Fastweb). Le conclusioni saranno affidate a Roberto Scrivo (Capo Segreteria Tecnica del Ministero della Salute). I lavori saranno moderati da Gildo Campesato (Direttore del Corriere delle Comunicazioni). 

Roma 11 maggio 2016

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Comunicato stampa