Inchiesta su tangenti terzo valico: dal CNI una condanna senza appello all'appalto integrato

 Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri e l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Alessandria sono intervenuti in merito all’indagine della magistratura sugli appalti per il terzo valico Genova-Novi Ligure. Com’è noto diverse persone risultano indagate per corruzione e tangenti.

“Questa vicenda – ha affermato Armando Zambrano, Presidente del CNI – è l’ennesima dimostrazione di quanto affermiamo da tempo: l’appalto integrato si è rivelato un modo per eludere regole e principi che affermano la centralità del progetto. Si tratta dell’ennesima conferma del fatto che, al di là dell’aspetto squisitamente giudiziario, esiste un problema tecnico che finisce col penalizzare la realizzazione delle opere pubbliche”.

“Esprimiamo apprezzamento per la proposta del Commissario di affidare la direzione dei lavori ad un soggetto terzo, non legato all’impresa – ha detto Marco Colombo, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Alessandria -. Da tempo sosteniamo in tutte le sedi che uno dei mali del nostro sistema è l’appalto integrato, proprio per la commistione che genera tra controllore e controllato. Se l’ufficio della Direzione Lavori fosse composto anche da professionisti legati al territorio, sicuramente ci sarebbe un’attività di controllo più incisiva e responsabile. In questo senso, auspichiamo che l’affidamento di tali incarichi a soggetti terzi, oltre alle grandi opere, sia esteso anche alle piccole attività compensative da realizzarsi sui territori”.

Roma 4 novembre 2016

Comunicato stampa