L’ingegneria al lavoro per la salvaguardia del patrimonio dell’umanita’

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Si è tenuta oggi a Roma la cerimonia inaugurale del World Engineering Forum 2017.

Ha preso il via oggi pomeriggio a Roma il World Engineering Forum 2017, in occasione del quale rappresentanti delle organizzazioni degli ingegneri di tutto il mondo si sono dati appuntamento per discutere di un tema di alto profilo: l’ingegneria per la salvaguardia del patrimonio dell’umanità. L’inaugurazione è avvenuta presso l’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera ed ha visto il Consiglio Nazionale Ingegneri nel ruolo di organizzatore e padrone di casa.

“Gli ingegneri – ha detto Armando Zambrano, Presidente CNI – sono l’interfaccia tra la scienza e la società”. Dopo aver illustrato il ruolo e il contributo dell’ingegneria nello sviluppo dell’Italia, Zambrano ha aggiunto: “Ora è nostro dovere riflettere su quale futuro vogliamo per il nostro mondo. Salvare il patrimonio comune dell’umanità è una missione dell’ingegneria mondiale. Per questo motivo abbiamo deciso di dedicare l’edizione italiana del WEF a questo decisivo tema”.

Tra gli interventi, coordinati da Roberto Orvieto (Consigliere CNI con delega ai rapporti internazionali), ci sono stati i saluti di Simone Baldelli, Vicepresidente della Camera, e di Benedetto Della Vedova, Sottosegretario al Ministero degli Esteri. “Ringrazio il CNI che in questo evento è doppiamente padrone di casa. Per una ragione, per così dire, geografica ma soprattutto perché la sfida di cui si parlerà in questo WEF riguarda da vicino il nostro Paese, visto che gran parte del patrimonio artistico mondiale si trova qui in Italia. Vi ringrazio per il lavoro che farete e per le idee che ci metterete a disposizione”. Così Della Vedova: “L’Italia ha un settore ingegneristico proiettato a livello internazionale molto avanzato. Possiede anche sensibilità verso la salvaguardia del patrimonio artistico, culturale e ambientale”.

Philippe Pypaert (Unesco) ha ripercorso la genesi dell’idea della salvaguardia del patrimonio dell’umanità spiegando come questa vada fatta “risalire alla costruzione della diga di Assuan, quando vennero messi in salvo molti reperti artistici e storici che sarebbero stati sommersi dalle acque.”  Ha enfatizzato, inoltre, l’uso delle nuove tecnologie nella fruizione del patrimonio artistico dell’umanità.

Jorge Spitalnik (Presidente WFEO) e Marlene Kanga (Presidente eletto WFEO), infine, hanno sottolineato come questa edizione del WEF risponda all’esigenza di individuare idee e progetti per garantire un futuro sostenibile.

I lavori del WEF2017 proseguiranno nelle giornate di domani e mercoledì presso l’Hotel Sheraton in Roma.

Roma 27 novembre 2017

Comunicato stampa