Resilienza dei porti: le opere di ingegneria marittima e i cambiamenti climatici

Se ne discute a Roma presso il museo Maxxi mercoledì 7 maggio nel corso dell’evento organizzato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri in collaborazione con il Consiglio superiore dei lavori pubblici ed Assoporti.

I cambiamenti climatici in atto hanno, tra gli altri effetti, quello dell’innalzamento del livello del mare e dell’acuirsi di eventi meteo-marini di maggior intensità. Ciò pone in evidenza il tema della resilienza delle opere di ingegneria marittima. I porti, così come le infrastrutture marittime nel loro complesso, rivestono un ruolo fondamentale nello sviluppo economico e sociale del Paese. Rappresentano snodi nevralgici della logistica internazionale, canali preferenziali per l’import-export e luoghi di incontro di diverse filiere produttive. La resilienza delle opere di ingegneria marittima costituisce un tema fondamentale di dibattito in considerazione dei mutamenti climatici, dell'innalzamento del livello marino.

In questo complesso scenario, la politica nazionale ed europea è chiamata a definire linee guida, incentivi e normative in grado di orientare le scelte di progettisti, costruttori e gestori. Nasce così l’iniziativa del Consiglio Nazionale degli Ingegneri che, con la collaborazione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (CSLLPP) ed Assoporti, ha organizzato il convegno “Resilienza dei porti – Le opere di ingegneria marittima e i cambiamenti climatici” che si propone non solo di rappresentare un importante momento di discussione scientifica/tecnica, ma anche come una efficace opportunità per mostrare casi di studio e soluzioni ingegneristiche già sperimentate sul campo e maggiormente innovative sui temi della sostenibilità, rigenerazione costiera e sinergia tra infrastrutture, città e porti. L’evento, infatti, è un’occasione per riunire Istituzioni, enti di ricerca, università e soggetti privati coinvolti nella progettazione, realizzazione e gestione delle infrastrutture costiere e portuali. L’obiettivo è promuovere un confronto aperto e costruttivo sulle sfide emergenti e sulle strategie più efficaci per affrontarle.


“La resilienza intesa come capacità di un sistema di assorbire shock e perturbazioni mantenendo la propria integrità funzionale – afferma Angelo Domenico Perrini, Presidente del CNI - richiede una revisione profonda dei paradigmi di progettazione, gestione e manutenzione delle opere in ambiente marino. Le metodologie classiche, basate su dati storici, non risultano più sufficienti in uno scenario in cui i trend climatici si modificano in modo accelerato. Diventa pertanto essenziale sviluppare approcci innovativi, che tengano conto dell’elevata incertezza dei modelli previsivi e della necessità di anticipare gli eventi estremi. Siamo sicuri che questa giornata di confronto, resa possibile anche dalla preziosa collaborazione del CSLLPP e da Assoporti che ringraziamo, offrirà un contributo assai utile ad un settore cui attribuiamo grande importanza come quello delle opere di ingegneria marittima”.

“L’evento organizzato - afferma Irene Sassetti, Consigliera CNI con delega all’ingegneria del mare – vuole essere di stimolo al dibattito ed al confronto per potenziare la resilienza dei porti di fronte ai cambiamenti climatici, incrementando i piani di prevenzione e la programmazione e progettazione di opere di ingegneria di mitigazione. A questo si aggiungono quelle opere di ingegneria finalizzate a rendere più sostenibili dal punto di vista ambientale le infrastrutture portuali. Sistemi portuali ed ingegneria sono dunque uno stretto binomio. Intendo esprimere il mio ringraziamento al gruppo di lavoro del CNI che si occupa di ingegneria del mare costituito da Presidenti, Consiglieri ed esperti del settore degli Ordini territoriali ed al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ed Assoporti, senza i quali questo evento non sarebbe stato possibile.”

 

“L’evento del prossimo 7 maggio – afferma Andrea Ferrante, Presidente della Sezione Speciale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e coordinatore del Gruppo di Lavoro sui porti e l’ingegneria del mare del CNI – si pone molteplici finalità. Tra esse, sicuramente quella di stabilire una connessione forte tra i risultati incontrovertibili della ricerca applicata nel campo dei cambiamenti climatici e le dirette conseguenze sulla progettazione delle opere marittime e sull’eventuale adeguamento delle infrastrutture portuali esistenti. La buona ingegneria, infatti, si fonda anche sulla chiara consapevolezza dei fenomeni fisici in atto. Un'altra finalità è indubbiamente quella di mostrare come l’adattamento ai cambiamenti climatici (che rappresenta uno dei 6 macro-obiettivi di sostenibilità ambientale secondo il Regolamento UE 2020/852) è un tema da affrontare con rigoroso approccio ingegneristico (e non in modo vagamente qualitativo) quando si è chiamati alla redazione della “relazione di sostenibilità” all’interno del progetto di fattibilità tecnica ed economica”.

Al centro della giornata di lavori sarà posta la Sessione tecnico-scientifica dove interverranno esperti di fama riconosciuta, come rappresentanti dell’INGV, professori universitari e specialisti delle infrastrutture marittime. Tra i temi trattati, oltre all’innalzamento del livello del mare, vi saranno l’estremizzazione del clima e i conseguenti impatti sulla progettazione delle opere di ingegneria marittima. Ci si soffermerà anche su un caso di studio d’eccezione: il Sistema MOSE di Venezia, una delle opere più complesse mai realizzate per la salvaguardia di una città storica e del suo patrimonio artistico, ma anche un laboratorio vivente in cui testare e valutare l’efficacia di soluzioni tecnologiche all’avanguardia.

Nel pomeriggio, la Tavola Rotonda “Presentazione Casi di studio” avrà il compito di rendere ancora più tangibili e immediati i concetti discussi in mattinata. Attraverso il confronto diretto con esperti provenienti dai diversi porti italiani, con tecnici e professionisti che lavorano sul campo, i partecipanti potranno farsi un’idea chiara di come la teoria si traduca in pratica. Si discuteranno progetti realizzati o in corso di realizzazione, nonché criticità riscontrate nell’adattare le infrastrutture esistenti ai nuovi standard di sicurezza e sostenibilità. In questo contesto, la presenza di Assoporti è particolarmente importante per dare voce al punto di vista delle Autorità Portuali, i soggetti più direttamente coinvolti nella gestione quotidiana di queste infrastrutture, e per illustrare progetti innovativi che possono rappresentare best practice a livello nazionale e internazionale.


A completamento dei lavori è previsto un intervento conclusivo delle istituzioni coinvolte, tra cui rappresentanti del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, per tirare le fila del dibattito e formulare raccomandazioni utili a orientare la normativa futura e a sostenere programmi di ricerca e sviluppo.

L’appuntamento è per mercoledì 7 maggio presso il museo MAXXI.

In allegato al presente comunicato stampa la locandina dell’evento.

Roma 5 maggio 2025

Comunicato stampa

Allegato: Programma di lavori