La sicurezza dei porti come investimento strategico

Garantire la sicurezza nelle aree portuali significa tutela dei lavoratori e maggiore competitività. Se ne è discusso a Salerno nell’ambito della 13ª Giornata Nazionale dell’Ingegneria della Sicurezza organizzata dal CNI

Si è tenuto oggi a Salerno il primo di tre appuntamenti nell’ambito della 13ªGiornata Nazionale dell’Ingegneria della Sicurezza, dedicato alla sicurezza come fattore competitivo dei porti italiani. L’evento è stato organizzato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri e dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Salerno.

I lavori sono stati preceduti dai saluti istituzionali coordinati da Raffaele Tarateta, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Salerno. Attraverso un saluto video, il Ministro del Lavoro Marina Calderone si è espressa così: "Sicurezza e sviluppo produttivo sono davvero un binomio inscindibile. Iniziative come questa ne sottolineano l'importanza, con lo sguardo attento di chi applica il metodo scientifico alla sperimentazione e all'innovazione dei modelli organizzativi. Competenze, professionalità e capacità di stare al passo con i cambiamenti sono parole chiave che devono accompagnarsi però a una diffusa e consapevole prevenzione degli infortuni, attività di prevenzione a cui tutti noi, nei diversi ruoli, siamo chiamati a dare il nostro contributo. È possibile farlo proprio partendo dalla condivisione di buone prassi e da analisi attente dei rischi e delle metodologie per minimizzarli". L’Arcivescovo di Salerno Andrea Bellandi ha ricordato: "Papa Francesco affermava che la sicurezza è come l’aria che respiriamo: ci accorgiamo di essa quando manca".

In diretta video il Vice Ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto ha dichiarato: “Il Governo è diretto nell’affrontare il tema della sicurezza sul lavoro e lo fa attraverso un provvedimento ad hoc. Il numero delle morti bianche ci obbliga a formare, su questo tema, una commissione per la revisione delle norme del codice penale. Ci possiamo accontentare dei soli profili sanzionatori? Non lo credo. Al profilo sanzionatorio va affiancato un profilo di prevenzione. Occorre fare di tutto affinché gli incidenti non accadano. Per questo serve un lavoro di squadra, le contrapposizioni tra le parti non aiutano. Servono adempimenti premianti. Se l’impresa che adotta il modello 231 e che rispetta fondamentali adempimenti per la sicurezza risponderà penalmente solo di colpa grave. La situazione va cambiata. Grazie al gioco di squadra riusciremo a migliorare i numeri attuali che non sono confortanti”. Dopo Luigi Ferrara (Capo dipartimento Casa Italia) che ha portato anche i saluti del Ministro Nello Musumeci, è intervenuto da remoto il Sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco: “I porti sono un sistema complesso e la sicurezza diventa un momento fondamentale. Lavoriamo ad iniziative con i VVF e le capitanerie dei porti, soprattutto nella direzione della prevenzione. Fondamentale l’attività di prevenzione incendi, in particolar modo il lavoro dei professionisti antincendio iscritti negli appositi elenchi”.

Numerosi gli altri interventi istituzionali, tra cui quelli di Vincenzo Napoli (Sindaco di Salerno e Presidente della Provincia di Salerno), Giampietro Boscaino (Direttore Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica, Antincendio ed Energetica dei VV.F.), Giuseppe Cantisano (Direttore d’area metropolitana di Napoli dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro), Andrea Annunziata (Commissario Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale), Sirio Faè (Comandante della Capitaneria di Porto di Salerno) e Armando Zambrano (Coordinatore RPT). A nome del Consiglio Nazionale degli Ingegneri è intervenuto il Presidente Angelo Domenico Perrini. “Noi riteniamo che non serva inasprire le sanzioni – ha detto -. Bisogna lavorare sulla prevenzione e la premialità. Inoltre, per prevenire serve l’informazione e la formazione. Anche per questo, tutti coloro da cui dipende la sicurezza dei cittadini deve rientrare nell’alveo dell’albo professionale, con i conseguenti obblighi di formazione. Non va dimenticato, poi, che la sicurezza nei porti va rimodulata in relazione ai cambiamenti climatici che pongono nuove problematiche ai porti in seguito all’aumento del livello del mare e dell’erosione delle coste”.

 Tiziana Petrillo, Consigliera CNI con delega alla sicurezza e alla prevenzione incendi, ha poi tenuto un intervento introduttivo alle sessioni di lavoro della mattina. “La 13ª Giornata Nazionale dell’Ingegneria della Sicurezza – ha detto - viene suddivisa quest’anno in tre tappe. Non parliamo tanto di un evento, quindi, ma di un percorso che tocca i vari aspetti della sicurezza. Oggi parleremo di porti, ma quel che conta maggiormente è l’approccio comune a tutte le declinazioni del tema della sicurezza. Questo approccio deve vedere la sicurezza come investimento strategico. L’efficientamento della sicurezza porta a maggiore competitività. Qualsiasi pianificazione deve partire dai dati che ci permettono di individuare gli elementi critici. All’interno dei porti, sebbene si registri un calo di incidenti, resta alto il rischio, superiore a quello degli altri settori. Bisogna puntare sui meccanismi premianti e migliorare la governance di tutto il processo. Infine, va implementata la formazione, anche a partire dalla conoscenza dei dati”.

In base ai dati resi disponibili da Inail ed elaborati dal Centro Studi CNI in un documento che alleghiamo, il settore dei trasporti e della gestione e movimentazione delle merci si caratterizza ancora oggi come uno dei comparti produttivi a più elevato rischio di incidenti sul lavoro, sebbene negli ultimi anni siano stati compiuti notevoli progressi in termini di prevenzione e di contrasto a situazioni di pericolo. Si registra, infatti, una flessione dell’8% dei casi denunciati tra il 2019 ed il 2023, a fronte di una flessione del 7% a livello nazionale. Tuttavia, il tasso di rischio, calcolato rispetto agli occupati, si rivela molto alto. Il settore dei trasporti registra attualmente 38,1 denunce di incidenti sul lavoro ogni 1.000 occupati nel comparto, rispetto alle 24,1 per 1.000 occupati nel settore manifatturiero e alle 25,9 denunce per 1.000 nel settore delle costruzioni. Nei casi di studio condotti dall’Inail in ambito marittimo portuale i casi di incidenti più frequenti riguardano: il ribaltamento o l’investimento, la caduta dall’alto o in profondità del lavoratore, la caduta dall’alto di oggetti pesanti e la proiezione di solidi.

I dati lasciano emergere almeno tre aspetti essenziali. In un gran numero di casi, in ambito portuale, la causa primaria dell’incidente è la scarsa percezione del rischio e la disattenzione da parte dell’infortunato stesso. In secondo luogo, è necessario continuare e repertoriare e conoscere le dinamiche degli incidenti sul lavoro in ambito portuale, prima di tutto perché i macchinari e le attrezzature stanno evolvendo molto velocemente anche con applicazioni intelligenti, ma rischiano di aumentare la velocità delle operazioni con effetti in termini di sicurezza che devono essere tenuti in considerazione. Infine, occorre continuare ad investire, anche in termini di ricerca, nel campo dei DPI, ovvero dei dispositivi di sicurezza che in alcuni casi dovrebbero essere sempre più personalizzati, a seconda delle mansioni e operazioni da effettuare. In questo senso, si ribadisce l’importanza di intervenire, in particolare, sull’addestramento e aggiornamento continuo dei lavoratori in base alla precisa mansione svolta, con una particolare focalizzazione sugli aspetti legati alla sicurezza.

La prima sessione della mattina ha approfondito il tema dei rischi attuali. Diego De Merich (Primo Ricercatore Inail Dimeila), partendo dagli ultimi dati a disposizione di Inail, ha illustrato il quadro dei fattori di rischio più rilevanti nelle operazioni lavorative dei vari cicli portuali. Mauro Pellicci (Primo Ricercatore Inail Dimeila) ha presentato la metodologia della piattaforma web based “CONDIVIDO” per la segnalazione, analisi delle cause e trattamento di near miss e situazioni pericolose in azienda. Armando De Rosa (Direzione Regionale per la Prevenzione Incendi VV.F.) ha illustrato la Guida Tecnica per l’individuazione delle misure di safety per il rifornimento in porto delle navi a GNL. Vito Caputo (Responsabile del processo della vigilanza tecnica della Campania dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro) ha analizzato le criticità riscontrate nell’attività ispettiva in ambito portuale. Oliviero Giannotti (Segretario Generale Assoporti), infine, ha mostrato come la sicurezza rappresenti un fattore di competitività del sistema portuale italiano. La seconda sessione, attraverso gli interventi di alcuni componenti del Gruppo di Lavoro Sicurezza del CNI, ha approfondito specifici casi di studio e buone pratiche. Antonio Leonardi ha illustrato il nuovo accordo Stato Regioni di riordino del sistema formativo in materia di salute e sicurezza sul lavoro e le sue applicazioni ai lavoratori portuali. Paolo Mocellin si è soffermato sulle nuove tecnologie energetiche (idrogeno, ammoniaca) e le relative criticità. Rita Grunspan si è concentrata sulla logistica nei porti, in particolare su circolazione, trasferimento e movimentazione delle merci. In seguito, Fabio Dentale (Professore di Idraulica Marittima dell’Università degli Studi di Salerno) ha illustrato la modellazione numerica innovativa sulle interazioni moto ondoso-strutture portuali. Ermanno Freda (SISPI s.r.l.) ha presentato il caso studio di Salerno. Marco Di Stefano (SISPI s.r.l. - Direttore Lavori e CSE), infine, ha esaminato gli interventi PNRR dell’AdSP MTC sulle infrastrutture marittime dei porti di Napoli e Salerno.

Nel pomeriggio i lavori saranno completati con la Tavola rotonda “Sicurezza e sviluppo produttivo come binomio inscindibile”, moderata da Giuseppe Gioseffi (CN). Si confronteranno Giorgio Bellipanni (Amministratore Delegato di Fincantieri Infrastructure Opere Marittime), Andrea Ferrante (Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici), Francesca Fiorini (Segretario Generale ALIS - Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile), Biagio Pugliese (Vice President-Marine Mediterranean and Africa Region di RINA) e Michele Zaccaria (Direttore Generale Salerno Container Terminal SpA).

Roma 20 giugno 2025

Comunicato stampa

Allegato redatto dal Centro Studi del CNI: Sicurezza come fattore competitivo: il caso dei porti italiani