Dai territori progetti e idee per un’efficace rigenerazione urbana
E’ quanto è emerso martedì nell’evento del CNI “Traiettorie Urbane e Territoriali”, nel corso del quale sono stati presentati alcuni progetti di successo
Si tenuto martedì scorso, presso la sala conferenze del Rettorato dell’Università del Salento, un importante convegno sulla rigenerazione urbana dal titolo “Traiettorie urbane e territoriali”, organizzato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri con la collaborazione dell’Ordine degli Ingegneri di Lecce. Si tratta del primo di una serie di incontri dedicati a questo tema che seguiranno nei prossimi mesi. Prossime tappe Potenza, Modena e Cagliari.
Raffaele Dell’Anna (Consigliere dell’Ordine degli Ingegneri di Lecce e componente del GdL CNI sulla rigenerazione urbana) e Giovanni De Biase (Vicepresidente dell’Ordine degli Ingegneri di Bari) hanno avviato l’evento che si è avvalso di una serie di saluti istituzionali. “Siamo in un momento cruciale per il futuro dell’Unione Europea segnato dai cambiamenti che partono dai suoi territori. Le città sono al centro di questi mutamenti. Cinque le priorità: abitazioni accessibili, transizione energetica, resilienza idrica, competitività e difesa” Così si è espresso in un video saluto Raffaele Fitto (Vicepresidente esecutivo per la coesione e le riforme della CE). Un messaggio di saluto è arrivato anche dal Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che, tra l’altro, ha detto: “Rigenerare le nostre città non significa soltanto riqualificare gli spazi fisici, ma anche ricucire il tessuto sociale, promuovendo modelli di sviluppo sostenibili, inclusivi e capaci di valorizzare il patrimonio esistente”. Per il Comune di Lecce c’era Roberto Giordano Anguilla (Vice Sindaco del Comune di Lecce con deleghe a Lavori pubblici, Edilizia abitativa ed Edilizia sportiva, Manutenzione delle strade, rete idrica e fognante).
A rappresentare il CNI c’era il Presidente Angelo Domenico Perrini che si è espresso così: “In urbanistica non si può intervenire con Dpr ma con delle leggi che modifichino quelle che risalgono, per lo più, alla prima metà del secolo scorso, quando eravamo in presenza di tutto un altro mondo. Agire è tanto più urgente se si considera la straordinaria complessità della materia che deve tenere conto delle specificità dei singoli territori. Abbiamo un tessuto urbano con grande storia, che significa anche un tessuto sociale e culturale che dobbiamo conservare”. Dopo quelli di Perrini, sono arrivati anche i saluti di Francesco Micelli (Presidente Ordine degli Ingegneri di Lecce).
I lavori veri e propri hanno preso avvio con l’introduzione di Irene Sassetti, Consigliera del CNI con delega all’urbanistica, promotrice di questa giornata di approfondimento. “Il Consiglio Nazionale – ha detto – considera talmente importante il tema da aver deciso per la prima volta di dedicare un Gruppo di Lavoro alla rigenerazione urbana. Abbiamo, poi, deciso di realizzare questi approfondimenti direttamente nei territori, al fine di verificare le soluzioni ideate nelle singole regioni che tengono conto ciascuna delle proprie specificità. Conoscere le diverse realtà locali ci permette di avere un quadro unitario e di sintesi delle realtà del Paese per poter calibrare al meglio le nostre proposte. In questa occasione è opportuno sottolineare la necessità di varare una nuova legge urbanistica, essendo fermi alla L.1150 del 1942 che prevedeva all’epoca città in espansione, laddove invece ora la principale necessità è quella della rigenerazione urbana. Nel confronto di oggi vengono presentati alcuni progetti di riqualificazione urbana che perseguono soprattutto un obiettivo sociale, nel senso di preservare quella rete di socialità e di rapporti che si sono persi e che in questo modo possono essere recuperati. Questo attraverso spazi pubblici e luoghi di scambio e di confronto. Altro elemento fondamentale è quello della mobilità sostenibile, strettamente collegato al tema dei quartieri resilienti e dei loro sistemi di collegamento. In generale riteniamo che una corretta progettazione non possa prescindere dall’ascolto delle esigenze dei cittadini”.
Il cuore della giornata, dunque, è stata la presentazione di una serie di progetti significativi di riqualificazione urbana. La prima di queste sezioni è stata dedicata specificamente al tema della prossimità e dei quartieri resilienti ed è stata moderata da Carlo Crespellani Porcella (GdL rigenerazione urbana del CNI). Di particolare interesse il progetto illustrato da Andrea Dallari (ADW Londra) relativo alla riqualificazione del waterfront di Catania con la creazione di un lungomare verde lungo 3 km che si inserisce all’interno della visione di una città verde pedonale proiettata verso il mare. A proposito di Catania, interessante l’intervento di Biagio Bisignani (Direttore urbanistica del Comune di Catania) che si è soffermato sulla specificità della rigenerazione di una città resiliente alle catastrofi naturali. Bisignani, in particolare, ha sottolineato la necessità di fare sistema tra tutti i progetti, utilizzando le risorse disponibili attraverso i vari strumenti di finanziamento, tra cui il PNRR. Infine, ha illustrato le attività di riqualificazione del quartiere di San Cristoforo. Rimanendo in tema di waterfront, Laura Casanova (Dirigente settore recupero e valorizzazione del territorio del Comune di Bari) si è soffermata sulle attività relative al lungomare di Bari, in particolare ripristinando l’accessibilità verso la costa. Si tratta di tre interventi che rispondono ad una strategia complessiva di rigenerazione urbana: l’intervento presso il Faro, parzialmente adibito a museo; la pedonalizzazione del lungomare; la creazione dell’area verde dei Giardini di San Cataldo. Fedele Canosa (Fondere Architects Delft) si è soffermato su quella che è la declinazione del concetto di rigenerazione urbana in un paese come l’Olanda, mentre Giacomo Potì ha illustrato il Progetto di rigenerazione ex Galateo di Lecce. Saverio Mecca (Prof. Emerito Università di Firenze e assessore al Comune di Scandicci), infine, ha affermato che la prossimità è un diritto di ogni cittadino perché consente lo sviluppo delle proprie capacità e della dimensione relazionale.
Un secondo spazio è stato dedicato al tema della mobilità sostenibile. Il confronto, coordinato da Pierluigi De Amicis (Presidente dell’Ordine degli Ingegneri dell’Aquila), ha visto la presentazione della Green Line di Imperia, un progetto di rigenerazione urbana sostenibile illustrato da Domenico Gabriele (Sertec Engineering Consulting). Interessanti rilievi quelli di Francesco Alberti (Professore associato di pianificazione Università di Firenze) che ha sostenuto la necessità di concentrarsi su modelli di mobilità sostenibili e non immaginari, che aiutino le persone anche nella fase finale della loro esistenza, quando sono più fragili. Il panel è stato completato dagli interventi Michele Ottomanelli (Professore di Trasporti Università di Bari), Paolo Intini (Dipartimento di Ingegneria dell’innovazione Università del Salento) e Stefano Ciurnelli (TPS PRO).
Nel corso della giornata si è anche tenuto un confronto di natura politico-istituzionale sul tema della rigenerazione urbana, moderato da Francesco Estrafallaces (Fondazione CNI). Stefano Lacatena (Consigliere Regione Puglia con delega all’urbanistica). “Abbiamo avviato un percorso che dovrà portare alla revisione della legge sull’urbanistica. Le leggi ormai antiquate non mettono le Regioni nelle migliori condizioni per lavorare in maniera serena e spesso tarpano loro le ali. Vogliamo costruire le città attorno alle persone, ma per poterlo fare gli amministratori hanno bisogno di strumenti adeguati”. Interessante l’intervento di Paolo La Greca (Presidente CENSU e Vicesindaco di Catania) che, tra l’altro, ha affermato: “La rigenerazione urbana oggi è la questione urbana. Tre sono i fenomeni di cui deve tenere conto ogni progetto di rigenerazione urbana: la crescente polarizzazione tra città dei ricchi e città dei poveri; la necessità di adattarsi ai cambiamenti climatici; l’accessibilità, non solo fisica ma nel senso di accesso alla dimensione urbana”. Il panel è stato completato dagli interventi di Michele Sperti (Vicepresidente vicario ANCI Puglia), di Stefano Betti (Vicepresidente ANCE Edilizia e Territorio) e di Francesco Rotondo (Presidente INU Puglia).
Roma 10 luglio 2025