Firmato il Protocollo di Intesa tra Dipartimento della Protezione Civile e Struttura Tecnica Nazionale
È stato sottoscritto ieri a Roma il Protocollo di Intesa tra Dipartimento della Protezione Civile (DPC) e la Struttura Tecnica Nazionale (STN). L’accordo rafforza la collaborazione tra il DPC e STN per prevenzione, gestione dell’emergenza e rilievo del danno. Un focus particolare è dedicato alla mobilitazione dei professionisti, alla formazione e alle procedure operative condivise.
La firma è avvenuta durante l’incontro “Il ruolo strategico dei professionisti tecnici nelle attività di prevenzione e gestione dell’emergenza”, presso l’Auditorium STN (via XX Settembre 5). Hanno sottoscritto l’intesa l’Ing. Felice Monaco, Presidente Coordinatore STN, e il Prefetto Fabio Ciciliano, Capo del Dipartimento della Protezione Civile.
“Questo Protocollo – ha affermato Fabio Ciciliano - corona una collaborazione già in atto. È un riconoscimento del lavoro dei professionisti che fanno parte, a pieno titolo, del sistema di protezione civile. È utile avere un riferimento unico con cui interloquire. Affinché l’interfaccia uno‑a‑uno funzioni è necessario che tutte le componenti siano nella stessa cornice di lavoro. Nelle emergenze non possiamo procedere per sequenze. Voglio ringraziare chi si assume responsabilità in contesti operativi complessi, spesso senza che gli venga richiesto. Questo è lo spirito della protezione civile”.
“Il protocollo d’intesa disciplina la reciproca collaborazione tra il Dipartimento e la Struttura Tecnica Nazionale (STN), nell’ambito dei rispettivi compiti istituzionali, per la gestione delle emergenze nazionali – ha dichiarato Felice Monaco, Presidente Coordinatore della STN -. Abbiamo condiviso un testo che definisce le attività generali che le parti si impegnano a realizzare, sia in regime ordinario sia nelle fasi emergenziali, in relazione alla formazione, alle modalità e ai criteri per la mobilitazione e l’impiego dei professionisti iscritti alla STN nelle attività di protezione civile. Definisce compiti, ruolo e procedure nei possibili scenari di intervento. Negli ultimi anni abbiamo testato sul campo il modello STN: esercitazioni, il terremoto in Sicilia, una delegazione in Albania e il lavoro ai Campi Flegrei. Oltre 3.000 tecnici formati sul rischio sismico, più di 5.000 iscritti a STN, in tutte le regioni. Con il DPC, grazie anche al Vice Capo Dipartimento Natale Mazzei e all’ing. Sergio Sabato, abbiamo costruito una rete territoriale organica”.
Il Protocollo definisce regole di attivazione, standard formativi e strumenti digitali comuni per i sopralluoghi e il rilievo del danno. Mira a rendere più rapido e coordinato il contributo tecnico nelle fasi di prevenzione, risposta e ripristino. Nel corso dei lavori Ezio Piantedosi, Coordinatore CO.GE.CO. STN, ha presentato un aggiornamento sulle attività della STN nell’area dei Campi Flegrei 2024/2025, con risultati e prospettive operative. La tavola rotonda, moderata dall’ Ing. Giovanni Cardinale, ha approfondito il ruolo dei professionisti tecnici nelle emergenze complesse. Sono intervenuti: i Presidenti o loro Delegati dei sette Consigli Nazionali (Ingegneri, Architetti, Geometri, Geologi, Agronomi e Forestali, Periti Agrari e Periti Industriali) aderenti alla STN; Natale Mazzei, Vice Capo Dipartimento Protezione Civile; Italo Giulivo, Direttore Generale della Protezione Civile della Regione Campania; Elena Speranza, Coordinatrice della Struttura Campi Flegrei del DPC; Sergio Sabato, Dirigente del Servizio Rilievo del Danno del DPC.
Roma 9 ottobre 2025