Manovra 2026: eliminato il divieto di compensazione tra crediti fiscali e debiti previdenziali
Il CNI: “Vittoria per i professionisti tecnici. Con l’emendamento del Sen. M. Silvestroni, viene salvaguardata la liquidità degli studi e l'operatività nel settore dell'edilizia agevolata”
Roma, 23 dicembre 2025 – Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri esprime soddisfazione per l'approvazione, da parte della Commissione Bilancio prima e dell’Assemblea del Senato poi, dell'emendamento che stralcia il comma 1 dell'articolo 26 del DDL Bilancio 2026. La modifica elimina il divieto di compensazione tra crediti d'imposta maturati da attività professionali – in particolare quelle legate ai bonus edilizi – e i debiti contributivi verso le casse previdenziali e l'INAIL.
Una norma che altrimenti avrebbe colpito duramente i professionisti tecnici.
Il testo originario del DdL Bilancio prevedeva, tra le altre cose, a partire dal 1° luglio 2026, un blocco generalizzato delle compensazioni orizzontali tra crediti fiscali agevolativi e debiti previdenziali, una misura che avrebbe generato gravi criticità di liquidità per migliaia di professionisti tecnici impegnati nella progettazione e direzione lavori di interventi edilizi incentivati.
“Questa norma avrebbe rappresentato un duro colpo per gli studi professionali, in particolare per ingegneri che hanno investito tempo, competenze e risorse nei progetti dei bonus edilizi”, dichiara Angelo Domenico Perrini, Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri. “Impedire la compensazione dei crediti legittimamente maturati con i debiti – prosegue Perrini - avrebbe significato costringere i colleghi a soddisfare il debito con versamenti in contanti, creando tensioni finanziarie insostenibili a chi pure detiene un credito nel proprio cassetto fiscale proprio in un momento di transizione del settore edilizio”.
L'emendamento, approvato dalla Commissione Bilancio del Senato nella seduta del 18 dicembre, è stato promosso dai Senatori De Carlo, Zedda, Gelmetti, Marcheschi, Matera, Silvestroni, Fallucchi, Mennuni, che hanno raccolto le preoccupazioni espresse dalle categorie professionali.
“Esprimo soddisfazione per la conferma da parte dell’Assemblea della nostra modifica al testo della Manovra, che vedrà così i liberi professionisti ancora beneficiari di compensazioni fiscali legate alle loro pensioni”, ha dichiarato il Sen. Marco Silvestroni.
Si ripristina così la possibilità per i professionisti di utilizzare i crediti d'imposta maturati attraverso la compensazione nel modello F24 per l'assolvimento dei debiti contributivi verso INPS e INAIL.
Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri aveva espresso con forza la propria contrarietà alla norma originaria, evidenziando come essa si ponesse in contraddizione con le politiche di incentivazione degli investimenti in efficienza energetica e rigenerazione urbana.
“È con grande soddisfazione che vediamo oggi accolte le nostre istanze. Ringraziamo il Senatore Silvestroni, da sempre sensibile alle posizioni dei professionisti, e tutti i parlamentari che hanno compreso la gravità della situazione - conclude il Presidente Perrini -. Ora auspichiamo che, dopo l’approvazione da parte dell’Assemblea del Senato, il testo venga confermato dalla Camera, preservando questo equilibrio che tutela la liquidità dei professionisti senza rinunciare ai controlli necessari contro comportamenti elusivi”.


